Incontro con l'autore Rubens Lanzillotti con la sua seconda raccolta di versi, “Ti ho mentito ma era solo poesia”, pubblicato da Compact edizioni, la quinta opera letteraria in sei anni. Un cervello, il suo, in perenne attività, a cui ruba ore di sonno per spiare una metropoli, Roma, in perenne dormiveglia.
Una città che mente come solo i poeti sanno fare e, come la poesia, rimane pur sempre bella nella sua decadenza.
Rubens studia la città attraverso un rudere, una rissa, un accenno di pioggia… studia se stesso, studia il genere umano, accetta il suo compito di bardo suburbano con la compassione e la forza di un predestinato.
L'opera
Entrate tra le pagine di questo libro, e non ne uscirete più. 'Ti ho mentito ma era solo poesia' si può leggere d'un fiato, tra una stazione della metro e l'altra, prima dell'ultimo giro di whisky al bar, nell'attesa tra un amore finito e un amore che non sboccerà mai. Si può leggerlo tutto d'un fiato, e ci si può mettere tutta una vita, senza cercare di capire il senso profondo della poesia, ché altrimenti sarebbe come non capire la vita.
Questa raccolta di poesie è il riconoscimento ottenuto dall’autore per essersi qualificato, con il suo componimento in versi ‘I comici’ al primo posto al concorso “Metropoli in versi”, edizione 2017, dedicato al tema della città e dei luoghi del vivere, ideato e promosso da Phoenix Associazione Culturale, in collaborazione con Upter Roma, Teatrocittà e la testata giornalistica Periodico Italiano Magazine.
RUBENS LANZILLOTTI è nato a Pisa nel 1988. Attualmente abita a Roma dove sopravvive, prende troppi mezzi e ciondola da una parte all’altra della città, cercando chissà cosa. ‘Ti ho mentito ma era solo poesia’ è la sua nuova raccolta di versi. Nel 2015 ha già pubblicato la silloge ‘Monologo veterinario della mia vita da cane’. Nel frattempo ha molte idee in cantiere rimaste in sospeso, a causa del lavoro, dello studio e del tempo che passa.