Scheda Evento
19/10/2019
Dalle:
19.00
alle:
20.00
I trapezisti srls
Via Laura Mantegazza 37
00152
Roma
I passionauti
La libreria I Trapezisti in collaborazione con il Comitato Monteverde Nuovo presenta il saggio I Passionauti, scritto da Antonella Mei e finalista all’VIII edizione del Premio letterario Carlo Marincovich.
Un' indagine sul fascino della navigazione e sul profondo legame tra l’uomo e l’acqua, una raccolta preziosa di testimonianze di persone che hanno dedicato la loro vita al mare.

Dialogherà Antonella Mei, l’ammiraglio Andrea Mucedola, il fotografo subacqueo Antonello Paone e lo scrittore ed editore Enzo Colamartini.
Leggerà alcune poesie dell'autrice e un paio di brani tratti dal libro , l’attrice Serena Borelli
Nel corso dell’evento verranno proiettate alcune diapositive riguardanti l’ambiente marino, la navigazione fluviale, l’attività dei “passionauti” (i protagonisti del libro) e il problema dell’inquinamento ambientale causato dalla plastica.
Intervento musicale Anna Chiara Sorrentino (voce e chitarra).


Chiuderemo questa ricca presentazione con un brindisi finale con una degustazione di vini offerti dall' Enoteca Peluso.





L’autrice

Allieva di Gennaro Savarese, Antonella Mei si è laureata in Lettere e filosofia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Figlia dell’architetto e pittore Marco Mei e pronipote dell’archeologo Jean Clédat, ha svolto l’attività di redattrice presso diversi editori (tra i più importanti: Newton Compton, La Nuova Italia Scientifica, Gremese ed Edizioni Mediterranee) ricoprendo anche il ruolo di responsabile di collana.

Dopo l’esperienza dell’insegnamento, ha pubblicato la raccolta di poesie Bambole mute (pref. Dante Maffia, Edizioni Libreria Croce, Roma, 1999), finalista alla XIV edizione del Premio Camaiore. È autrice del romanzo Cronaca di una separazione (pref. Walter Mauro, Fermenti Editrice, Roma, 2008), che è stato presentato anche a Pescasseroli nel 2008, nell’ambito del programma culturale estivo organizzato dal Comune in collaborazione con Dacia Maraini.

Per la casa editrice Cisu di Roma ha pubblicato alcune favole: La favola di Michele l’angioletto (pref. M. Arpea, 2008), Paolino, Woshi Woshi e le storie della penna magica (pref. G. Mei, 2009), Un paio di occhiali per Woshi Woshi (pref. P. Conti, 2011), Paolino e la scomparsa di Woshi Woshi (pref. B. Tagliacozzi, 2013) e Paolino, Woshi Woshi e i pirati fantasma (ill. C. Sorrentino, pref. A. Casti, 2018).
Nel 2016 ha pubblicato il saggio I Passionauti (pref. S. Sentinelli, Cisu, Roma), finalista all’VIII edizione del premio letterario Carlo Marincovich. Ha ottenuto riconoscimenti a molti premi letterari e partecipato a varie manifestazioni culturali. Come responsabile dell’Ufficio Scuole della Società Dante Alighieri si è occupata del “Premio di cultura” rivolto alle scuole italiane. Da anni collabora con il compositore Sergio Sentinelli per il quale ha scritto diverse poesie, che sono state poi utilizzate per la stesura di alcuni brani polifonici. Sito web: www.antonellamei.it.


Il libro

Interessante indagine sul fascino della navigazione e sul profondo legame tra l’uomo e l’acqua, il saggio I Passionauti raccoglie testimonianze di persone che hanno dedicato la loro vita al mare. Il libro contiene anche curiosità di vario genere su personaggi e argomenti legati al mondo della navigazione: molte sono dedicate a figure femminili; è presente, inoltre, un saggio dello psicoanalista Bruno Tagliacozzi sull’amore di Jung per la vela. La parte finale è dedicata a Melville, l’autore di Moby Dick, un capolavoro della letteratura di tutti i tempi, per evidenziare aspetti meno noti della personalità di questo “marinaio letterato”, in cui forte era l’attrazione per l’“immenso oceano”. Per far tornare la voglia di riprendere in mano i classici della letteratura di mare e recuperare, così, tanti valori come il rispetto per l’altro, l’amicizia e lo spirito di sacrificio. Per cercare insieme il senso della nostra esistenza: “Ai marinai che ci leggeranno voglio ricordare le parole che Melville fa dire a Ismaele, suo alter ego nonché protagonista, all’inizio di Moby Dick, con la speranza che le facciano proprie: ‘[…] ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me […], allora decido che è tempo di mettermi in mare al più presto’”.