Scheda Evento
09/07/2021
Dalle:
19.00
alle:
20.00
BellaVita Roma - Terrazza Marconi
via Tirone 5
00146
Roma
Messaggi rivoluzionari di Antonin Artaud
Venerdì 9 luglio per il calendario di BellaVitaRoma, I Trapezisti presentano l'opera di Antonin Artaud Messaggi rivoluzionari nella nuova edizione aggiornata a cura e con un saggio di Marcello Gallucci che sarà presente all'incontro. L'opera è stata pubblicata da di Jaca Book edizioni.
A dialogare con Marcello Gallucci saranno Cecilia Casorati, direttrice Accademia di Belle Arti di Roma e Agi Zitkowsky, docente di scenografia all'Accademia di Belle Arti dell'Aquila.
EVENTO GRATUITO, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA, POSTI LIMITATI
Per partecipare è necessario prenotarsi inviando un messaggio WhatsApp al numero 3518496821 specificando data dell'evento, nome e numero di persone.
L'opera
Di Antonin Artaud sappiamo ormai tutto, o quasi. Più che dire chi è stato, converrà dire cosa non è stato. Non è stato un sognatore. Né un utopista. Forse è stato un pazzo. Ha contaminato mondi tra loro incompatibili; non con spirito di avventura, ma con la ferrea disciplina di un ricercatore che ostinatamente mette alla prova le sue conclusioni. Così, ha letto diversamente i dati del reale, per rimetterne in questione la pregnanza; ha scoperto vasti crateri di senso, nascosti dal reale per celare le proprie, improvvide debolezze. Dove altri avrebbe perso l’uso della ragione, si è fatto forte di una coerenza assoluta. Oggi non ci stupisce un’archeologia dell’anima, né un’antropologia del cosmo. E l’idea di una scienza dell’immaginario vagliata al microscopio non è peregrina. Ebbene, Artaud non è andato in Messico – lo racconta questo libro – per fuggire la realtà. Ma per andare alla ricerca del reale e delle sue origini. E il viaggio gli rivela le possibilità del reale, inutilizzate dal reale stesso. Da scienziato, allora, avrebbe voluto riprendere il mondo dalle origini. E farne teatro. Che il suo palcoscenico appartenesse a uno di quei possibili, l’ha dimostrato il secolo.
Marcello Gallucci
insegna Storia dello Spettacolo nelle Accademie di Belle Arti. Coltiva da sempre un gusto a parte, sia per la storiografia che per la drammaturgia, in analisi di radici improbabili o effetti imprevisti di ciò che il secolo scorso ci ha restituito come teatro. Si è occupato a lungo di Artaud, e di Salzmann, di Daumal e, grazie a un sodalizio ventennale, di Ljubimov e del suo teatro. Ha studiato per primo in Italia il periodo messicano di Artaud proponendo nel 1994 una edizione dei Messaggi Rivoluzionari, che qui si riprende in versione profondamente riveduta, corretta e aumentata. Ha curato l’edizione italiana degli scritti di Kierkegaard sull’arte dell’attore (Roma 2010).