Edoardo aveva un amore, forse un grande amore, Giulia, ma un giorno è andata via, Fran!, come i quadri che cadono in “Novecento†di Baricco. Nei suoi occhi ora c'è un vuoto, per quell'amore perduto, forse ingiustamente, e non basta sempre una quattro formaggi gigante e una birra fredda per consolarsi o andare a vedere un film al cinema da solo per tirarsi su.
Un lago, la stanza numero quattro, un pontile in legno, una locanda senza troppe pretese. In questo scenario ora corre Edo, alla ricerca della rinascita, di una nuova occasione per sentirsi vivo, senza angosce, col desiderio di scrivere una nuova storia, un nuovo capitolo della propria vita.
Una storia semplice e dai tratti vagamente fiabeschi è "Tempi sospesi"; Marco Conti propone una storia veloce e avvolgente, da leggere tutta d'un fiato, con la voglia di raccontare e la capacità di creare dei personaggi che colgono subito la simpatia del lettore.