Como, alba del 3 maggio 1891. In una casa del Paradisett, piccola frazione affacciata sul lago, Cecilia si sveglia col cuore colmo di emozione: dopo anni di contrasti con papà Zaverio, intravede finalmente uno spiraglio di luce nel suo futuro. Alessandro, un ragazzo di origini umbre di cui è profondamente innamorata, è l'oggetto dei litigi: non è il tessitore sognato come genero da suo padre, anzi, è un semplice impiegato mal retribuito, un imbratacarta, e per di più forestiero. Tuttavia, con determinazione e un pizzico di astuzia, Cecilia riesce a spuntarla e a Ferragosto dello stesso anno convola a nozze col suo grande amore.
Il lago, presenza imprescindibile nella vita di quei luoghi, segnerà profondamente l'esistenza di Cecilia nel giorno stesso del matrimonio e, undici anni dopo, sarà ancora arbitro del suo destino.
Il romanzo è ispirato alla storia di Cecilia Gioconda Teodolinda Rossi, bisnonna dell'autrice.