Non solo la Contea inglese, la prospettata raccolta di saggi nati dalla lettura appassionata di modelli angloamericani: l?opera tutta di Silvio D?Arzo ci appare un territorio ampio e immaginoso, popolato da trepidanti speranze e rapporti difficili fra gli uomini, eppure come gelosamente preservato dall?urto con la realtà esterna. Lungo la Contea sono allora i grandi temi di fondo a venirci incontro, sotto forma di figurazioni e parole chiave, costanti descrittive, toni e atmosfere capaci di assicurare continuità fra i racconti brevi e le più ambiziose forme del racconto lungo o del ?romanzo lirico?. L?indagine dà voce a pensieri riposti e disarmati, rivelatori della diversità di sentire propria di un testo in genere negletto dagli interpreti, Essi pensano ad altro, per estendersi a temi e figure, spesso pensosamente zoomorfiche, della narrativa per ragazzi, all?angustia dell?insegnare, quali attestazioni di un preciso sentimento: la complicatezza di stare al mondo. Ai paesaggi di Casa d?altri e all?interpretazione filmica del racconto-capolavoro, da parte di Blasetti, sono affidate le ultime note di una descrizione critica animata tutta da una necessaria tensione: leggere D?Arzo in maniera dinamica e approfondita, oltre il tempo della sua breve esistenza.