Poco più che ventenne, Sante Tugnolo era "il più giovane Sindaco d'Italia" quando visse da protagonista primo l'evento capitale dell'alluvione, lo sconvolgimento che nel novembre 1951, mentre da qualche anno il Paese e il nostro Polesine si stavano laboriosamente e faticosamente ricostruendo, avrebbe radicalmente pesato sulla vicenda recente della nostra millenaria Città. Diplomato geometra da poco, Tugnolo dovette affrontare la gravissima emergenza con l'inesperto entusiasmo della sua recentissima carica e con la solidale partecipazione non solo della Giunta ma anche degli altri Consiglieri e soprattutto di tanti concittadini. Dovette misurare sè stesso, e il suo Comune, e la sua Città, in una prova durissima e terribile, provvisti - lui come tutti gli altri - ben più di forza e tenacia umane e personali che di mezzi tecnici e altre risorse. Nella memoria adriese egli è rimasto il "Sindaco dell'alluvione" non tanto per la scontata associazione del nome all'evento, ma soprattutto perché in quel drammatico frangente il suo giovanile protagonismo si è rivelato e arricchito fino a guadagnarsi il merito e il credito di chi davvero, nel senso più alto, ha saputo rappresentare e incarnare, per dir così, la propria Comunità.
